Populonia

Secondo Servio, commentatore dell’Eneide di Virgilio, Populonia sarebbe stata la prima città etrusca fondata da un popolo venuto dalla Corsica o dai Volterrani. Gli scavi smentiscono questa versione perché le tombe più antiche di Populonia sono di epoca Villanoviana quindi si escludono interventi còrsi. Inoltre Volterra non può avere fondato Populonia perché le sue tombe sono più recenti. Oggetti di pietra levigata fanno pensare all’esistenza di Populonia già nell’età neolitica. In epoca Villanoviana c’erano due stanziamenti che lavoravano il rame e due diversi nuclei che si fusero insieme in un’unica città: Populonia.

Il nome Populonia (Pupluna) deriva dal nome del dio Fufluns, divinità inizialmente legata all’agricoltura e poi identificata con Bacco. L’etimologia del nome sembra dunque connessa con la fertilità del suolo. Populonia è l’unica città etrusca che viene fondata sul mare, la più settentrionale lucumonia costiera. Populonia faceva parte delle 12 città , una lega religiosa di dodici – città stato – che una volta l’anno si riuniva presso Voltumna (probabilmente vicino al lago di Bolsena), sede di un santuario; qui avevano svolgimento riti religiosi, feste e giochi e venivano prese di comune accordo anche decisioni politiche.

Baratti-Populonia era divisa in due parti: la parte alta e la parte bassa. La parte alta, corrispondente all’acropoli, era abitata da persone ricche che avevano il potere politico; nell’acropoli veniva anche praticato il culto. La parte bassa era la zona dei morti,la necropoli, vicino ad essa risiedevano le persone più povere. Qui si trova anche la zona industriale, con i forni per la lavorazione dei metalli e, nel IV sec. a.C., del ferro: la città fu infatti assai fiorente nel settore sia minerario che industriale. Populonia raggiunse il massimo dello sviluppo e dello splendore nel V sec. a.C, grazie agli intensi scambi commerciali con la Grecia.

Il popolo etrusco credeva che i defunti continuassero a vivere nelle tombe; i defunti venivano sepolti infatti con un corredo funebre personale. Gli Etruschi erano un popolo amante dei piaceri della vita; gli affreschi infatti hanno spesso come tema banchetti sontuosi a cui partecipavano sia uomini che femmine. Il patrimonio culturale di questo popolo è così vasto e ricco che Roma ne rimase talmente affascinata ed influenzata da far propri molti aspetti culturali ed architettonici di questa civiltà.

Giugno 28, 2021